Non sai cosa leggere? Spesso durante una conversazione sui libri ti senti impreparato? I libri sono davvero così tanti che è impossibile poterli leggere tutti, D’altronde questa è la cosa che più rende felice ogni lettore! Ci sono però alcuni must have che è bene avere nella propria libreria. Libri da leggere che hanno cambiato le coscienze, fatto provare sentimenti collettivi o, perché no, spaventato intere generazioni.
Libri da leggere almeno una volta nella vita
Hanno vinto premi letterari importanti, sono stati la sorpresa editoriale dell’anno, hanno scosso la coscienza di intere popolazioni o, semplicemente, sono scritti magistralmente… Quali sono i libri da leggere assolutamente almeno una volta nella vita?
Ecco alcuni consigli su cosa leggere da chi di libri se ne intende!
Anna Karenina, di Lev Nikolaevic Tolstoj
Qual è il vero amore? Quello di Anna, giovane e tormentata dama dell’aristocrazia russa, sposata con un uomo che non ama e pronta a perdere tutto per il conte Vronskji o quello di Kitty per il suo concreto e assennato Levin?
Cosa è lecito fare per amore? Anna decide di lasciare la sua famiglia e fuggire in Italia con l’amante, ma le conseguenze della sua scelta segneranno per sempre la sua esistenza. Il marito non le concede il divorzio e le impedisce di vedere il figlio; la stessa società che la idolatrava, ora la condanna e la isola. Un libro che parla di amore e di peccato, di scelte giuste e sbagliate. Un ritratto corale ma al tempo stesso intimista che mette a nudo i sentimenti più oscuri che ruotano attorno all’amore. Da leggere assolutamente almeno una volta nella vita!
Il barone rampante, di Italo Calvino
Il libro narra le vicende di Cosimo di Rondò, vissuto in Liguria, nella seconda metà del XVIII secolo. Ragazzo, esasperato dai continui rimproveri dei suoi educatori, decide di nascondendosi in cima a un albero. Chi non si è mai nascosto da ragazzino per sfuggire alla realtà? Il problema, però, è che Cosimo sceglie di non scendere mai più. Passerà così la sua vita tra le fronde più alte degli alberi riuscendo a costruire un mondo tutto suo. Un libro di formazione che vi lascerà meravilgiati.
Delitto e castigo, di Fedor Michajlovic Dostoevskij
L’etica è la vera protagonista di questo libro. La questione è annosa e di difficile risoluzione: è davvero un delitto eliminare una persona quando quella stessa morte può andare a beneficio di tanti salvando molte vite? Il romanzo di Dostoevskij analizza il processo psicologico del giovane Raskol’nikov, che decide di uccidere una vecchia strozzina per salvarsi la vita. In fondo, per lui, la sua superiorità morale e la convinzione di essere nel giusto sono palesi! Ma sondare la profondità del pensiero umano può essere molto più complesso di quanto si creda. Non sarà sicuramente la lettura più leggera che vi capiterà di affrontare ma, sono certa, saprà darvi davvero molto.
La montagna incantata, di Thomas Mann
Il protagonista Hans Castorp deve raggiungere il sanatorio Berghof a Davos, sulle Alpi svizzere. L’idea è quella di andare a far visita al cugino che è stato ricoverato in quel sanatorio.
A volte, però, le cose non vanno come stabilito. La vita sa sorprendere e mescolare le carte a suo piacimento. Così, la visita di Hans che doveva durare tre settimane, si prolungherà in una degenza lunga ben sette anni! Nel sanatorio sarà costretto ad affrontare la tubercolosi e ne uscirà trasformato. La lotta con la malattia e i diversi incontri con i personaggi con cui entrerà in contatto lo porteranno a subire un cambiamento profondo.
Cent’anni di solitudine, di Gabriel García Márquez
Il libro racconta le vicende della famiglia Buendía seguendola per ben sette generazioni. Primo tra tutti, José Arcadio, il capostipite della famiglia e fondatore della città di Macondo. La scrittura di Gabriel Garcia Marquez si caratterizza per essere piuttosto elaborata e ricca, a tratti sontuosa. Un po’ contrasta con l’asciutta lucidità di molti romanzi contemporanei ma il modo in cui riesce a tratteggiare la solitudine che si insinua tra le vite dei personaggi lo rende a tutti gli effetti una delle opere più significative del Novecento.
Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust
L’opera più importante di Marcel Proust è una sfida per ogni amante della letteratura. E’ proprio il caso di dire che si sa quando si inizia ma non si può certo sapere quando si riuscirà a finire. Vale la pena lanciarsi nell’impresa? Assolutamente si! Non a caso è considerato un capolavoro della letteratura universale. L’obiettivo di Proust è davvero ambizioso: comprendere l’essenza del tempo per sfuggirne le costrizioni. Nelle pagine del suo libro Proust espone i suoi ricordi e descrive i moti della sua anima per farci comprendere ed assaporare le emozioni della sua costante ricerca della vocazione letteraria.
Uno, nessuno e centomila, di Luigi Pirandello
Scritto da Luigi Pirandello e pubblicato nel 1925, può a tutti gli effetti essere considerato la summa del pensiero dell’autore.
L’episodio che dà il via al romanzo è piuttosto banale: la moglie di Vitangelo Moscarda gli fa notare che il suo naso è un po’ storto. Un fatto apparentemente insignificante che, però, mette in crisi l’intera esistenza del nostro protagonista. Questa nuova ed improvvisa consapevolezza mette in discussione la sua identità! Attraverso una serie di monologhi, amari ma al tempo stesso ironici, Pirandello riesce magistralmente a scomporre il personaggio mostrandocelo in tutte le sue sfaccettature.
Le affinità elettive di Johann Wolfgang Goethe
Il romanzo di Goethe ci porta a conoscere le affinità elettive che possono legare due individui. Per affinità elettive si intende quel meraviglioso processo della chimica intrinseca che spinge e lega due persone. Ne consegue reazione incontrollabile che non può essere contrastata. I due protagonisti, i coniugi Edoardo e Carlotta, vivono una vita serena e pacata. Le loro vite però vengono sconvolte dall’arrivo nella loro casa di due nuovi personaggi in grado di scardinare l’equilibrio ormai consolidato. Il Capitano, vecchio amico di Edoardo, e Ottilia, bella e giovane nipote di Carlotta, riusciranno nell’impresa di svegliare attrazioni assopite da tempo. La forza dell’amore e della chimica in un romanzo appassionato e appassionante.
1984, di George Orwell
1984 è un romanzo che si inizia ad amare alla prima lettura, da ragazzi, e si finisce di comprendere solo dopo una vita di riletture. E’ forte, lucido, feroce. Una spaventosa rappresentazione del totalitarismo scritta in modo a dir poco magistrale. Ambientato in un futuro distopico dove tutta la popolazione mondiale è perennemente controllata dal Grande Fratello (che nessuno ha mai visto), racconta le vicende di Winston Smith: uno dei funzionari che lavorano al Ministero della Verità. Il suo compito è quello di censurare qualsiasi tipo di comunicazione non in linea con la politica ufficiale ma, nonostante l’apparente omologazione al sistema, Smith inizia a soffrire. Non riuscendo più a reggere la pressione del regime comincia a scrivere un diario…
Mi fermo qui, i libri da leggere assolutamente in realtà sarebbero molti di più. Probabilmente servirebbero più vite per riuscirci ma… Non è forse questo uno degli aspetti più amati dai latteri?