Le persone che soffrono di obesità e sovrappeso si trovano spesso a dover fare i conti con obiettive difficoltà che ostacolano il percorso di dimagrimento e di ritrovamento del benessere. Per tornare al peso forma, molto spesso, tendiamo a procedere da soli imponendoci diete restrittive, faticose compensazioni motorie e altri errori che, nel tempo, contribuiscono solamente a peggiorare la nostra condizione.
In realtà la cosa più saggia che potremmo fare è rivolgerci ad un esperto, chiarendo le ragioni del nostro eccesso di peso e le migliori strategie da intraprendere. Chiaramente le opzioni praticabili sono molteplici perché, come ampiamente dimostrato dalla scienza, non tutte le terapie comportamentali e farmacologiche hanno realmente efficacia.
Il microbiota intestinale e il senso di sazietà
Tra gli studi dell’ultimo decennio ce n’è uno particolarmente interessante che potrebbe interessare chi ritiene di aver provato di tutto e di non aver mai raggiunto un risultato soddisfacente in termini di perdita di peso.
Ci riferiamo allo studio sull’effetto del microbiota intestinale secondo il quale le proteine prodotte da taluni commensali intestinali sono in grado di interagire positivamente con il sistema di segnalazione della sazietà. In particolare il microbiota del ceppo Hafnia Alvei HA4597, a seguito di uno studio su obesi iperfagici, ha dimostrato di poter ridurre il peso attraverso la stimolazione di ormoni sazietogenici.
Questi attivano particolari percorsi ipotalamici e del tronco cerebrali provocando il senso di sazietà e, quindi, una conseguente naturale perdita di peso. La sensazionalità di questo studio sta nel fatto per cui fornisce una soluzione agli attacchi di fame e alla tentazione irresistibile di controllare il nostro rapporto con il cibo.
Combattere lo stimolo alla radice
Chiaramente il microbiota è efficace nel contrasto del senso di fame ma le ragioni che si celano dietro lo stimolo di mangiare fuori pasto e in modo incontrollato ha radici ben più profonde. Molto spesso dietro l’obesità ed il sovrappeso ci sono problemi comportamentali e psicologici, diete restrittive eccessive e numerosi tentativi falliti di dimagrimento.
Pertanto la soluzione di dimagrimento deve essere sempre cucita su misura del soggetto interessato, tenendo conto del suo rapporto con il cibo, del suo stile di vita e del reale obiettivo di salute da raggiungere. La società ci ha abituati a ragionare in termini di calorie e di peso sulla bilancia quando la realtà è tutta un’altra cosa.
Perdere peso e perdere grasso sono due conseguenze molto diverse del cambio di stile di vita e di nutrizione e sarebbe riduttivo applicare lo stesso metodo per soggetti diversi tra loro. A tutto questo si aggiunge un insano desiderio di raggiungere standard di bellezza irrealistici che oscurano la reale ragione per cui è importante tornare al peso forma: la salute e la prevenzione di malattie potenzialmente letali.
L’importanza di farsi seguire da un esperto
Il senso di fame è una risposta determinata da una serie di meccanismi e condizionamenti del cervello che ci spingono a cercare confort food e cibo spazzatura. Interrompere questa reazione e ritrovare il benessere allontanando il senso di fame, quindi è possibile attraverso la nutraceutica e l’integrazione alimentare ma solo quando il soggetto segue una dieta mirata e decide che è arrivato il momento di condurre una vita più sana e meno sedentaria.